Vi state chiedendo se a Zanzibar si fa snorkeling? Oggi vi racconteremo tutto, ma proprio tutto sull’attività di snorkeling a Zanzibar. Se state pensando a una vacanza al mare, un mare caldo e intensamente blu cristallino, abbracciato da spiagge bianche di sabbia fine, molto probabilmente state pensando a Zanzibar.
L’isola africana facilmente raggiungibile dall’Italia offre spettacoli di colori che pochi posti al mondo possiedono. La sua cultura centenaria e la contagiosa gioia africana completano il resto.
Siete pronti a immergervi nel suo mare favoloso? Noi sì!
E allora andiamo…
Come fare snorkeling
Per chi non lo sapesse lo snorkelling si pratica nuotando a pelo d’acqua, tenendo la faccia immersa e guardando in basso dove il mare mette in mostra tutte le sue magnifiche forme di vita. Il termine inglese “snorkel”, infatti, significa boccaglio che permette di tenere la faccia in acqua e respirare con un tubo ammirando la gioiosa vita marina sottostante.
Lo snorkelling si pratica quindi con una minima ed economica attrezzatura che consiste nell’utilizzo di una maschera, di un boccaglio e delle pinne. Non è necessario saper nuotare bene ma importante è galleggiare bene, tenere il boccaglio fuori dall’acqua e muoversi delicatamente per poter vedere al meglio pesci a coralli.
Basta non aver timore di trovarsi in mare aperto, dove il livello dell’acqua è comunque basso, trovandosi all’interno della barriera corallina. L’attrezzatura da snorkeling è assolutamente una delle cose da portare a Zanzibar.
Si fa snorkeling a Zanzibar?
Bhè la risposta è assolutamente: SI!
A Zanzibar c’è possibilità di fare snorkeling direttamente dalla spiaggia oppure approfittare delle escursioni dedicate allo snorkeling come quella all’Atollo di Mnemba o il Safari Blu.
Non si può resistere alla tentazione di immergersi in questo mare favoloso per poter vedere da vicino centinaia di pesci tropicali dai mille colori, coralli splendenti e vivi che non vedono l’ora di farsi ammirare nella loro bellezza.
A Zanzibar ci sono parecchie zone dove poter praticare snorkelling e viste le acque limpide la visibilità risulta essere sempre notevole.
- Snorkeling a Zanzibar dalla spiaggia: Lo snorkelling a Zanzibar lo si può praticare dovunque anche in autonomia. Basta attrezzarsi con una bella maschera e boccaglio e tanta voglia di nuotare. Si può quindi uscire direttamente dalla spiaggia. Vi avvisiamo però che a ridosso delle spiagge, dove l’effetto delle maree è più rilevante, la vita marina è più scarna. Potrete comunque avvistare ricci, formazioni coralline, stelle marine e piccoli gruppetti di pesci.
- Snorkeling a Zanzibar in mare aperto: Le zone più interessanti per fare snorkeling a Zanzibar sono certamente in mare aperto, dove le profondità relativamente basse di barriere coralline e formazioni sottomarine, diventano la casa di centinaia di pesci e coralli colorati. I più esperti possono quindi valutare un’uscita in barca con uno dei centri diving dell’isola. In alternativa si può godere dello snorkeling nelle escursioni di mare.
Snorkeling per tutti
Lo snorkelling e’ un attività praticabile da persone di tutte le età, anzi rappresenta spesso un opportunità per vivere l’emozione di nuotare con i pesci! Facendo snorkelling si imparano tante cose relative alla vita marina presente in una certa zona. I colori sgargianti attirano la curiosità di ognuno che sicuramente troverà il modo di approfondire con le guide locali o documentandosi altrove, che tipi di pesci o coralli ha avuto la fortuna di vedere. Un esempio classico si ha con il mitico pesciolino Nemo che tutti noi conosciamo visto il sorprendente risultato del film animato. Ebbene quando lo si avvista gironzolare in mare, il nostro caro pesce pagliaccio Nemo, allora tutto diventa reale e la nostra mente ci riporta alle sue avventure.
E’ sempre molto frequente che chi scopre le vere bellezze dello snorkelling voglia poi provare l’ebrezza dell’immersione. L’isola offre tante possibilità al riguardo e i centri diving a Zanzibar propongono corsi o pacchetti di immersioni per tutti i livelli.
Barriera corallina di Zanzibar
La barriera corallina è una formazione rocciosa che crea una protezione naturale strepitosa per la spiaggia, proteggendola dal mare aperto. E’ l’ambiente ideale per la flora e la fauna marina e per questo, diventa meta ogni giorno di numerosi turisti amanti del mare.
La barriera corallina a Zanzibar circonda quasi tutta l’isola, ad esclusione del tratto Nungwi/Kendwa. Proprio per l’assenza della barriera il fenomeno delle maree qui è meno accentuato.
Si trova a distanze variabili dalla costa. Si va dai 200 mt al chilometro. In alcuni tratti come ad esempio a Kizimkasi (sud-ovest) la barriera corallina è molto vicina.
Le zone migliori a livello di barriera corallina a Zanzibar sono:
- Il parco corallino attorno a Prison Island
- La barriera intorno all’Atollo di Mnemba
- Zona nord-ovest dell’isola di Tumbatu
Tutte le zone sono esplorabili grazie a escursioni organizzate dai centri diving o agenzie dell’isola.
Snorkeling all’Atollo di Mnemba
Se siete amanti dello snorkeling non potete perdervi l’escursione in barca all’ Atollo di Mnemba. Situato a nord est di Zanzibar è un atollo privato con un resort di lusso ad accesso controllato. In pratica se non si soggiorna presso il resort non si può attraccare sull’isolotto. L’unico modo per raggiungerlo è esclusivamente via mare. L’isolotto di Mnemba è circondato da barriera corallina viva e rappresenta uno spettacolo unico per amanti di snorkelling e diving.
La temperatura dell’acqua è sempre alta il che permette di non dover utilizzare mute imponenti per lo snorkelling nè per il diving.
Il nostro consiglio
Se alloggiate nella zona di Nungwi/Kendwa vi consigliamo di effettuare l’escursione con TGI Diving, uno dei migliori centri diving dell’isola, gestito da Italiani. Sono preparatissimi e vi porteranno nel punto mare migliore per apprezzare al meglio le bellezze del fondale. Sotto trovate il modulo per richiedere info e prezzi. Vi risponderà Alessadnro in poco tempo e vi darà tutte le informazioni utili.
Consigli sull’attrezzatura per lo snorkeling:
Per fare snorkeling a Zanzibar serve un’attrezzatura minima che potete portare con voi da casa o noleggiare al momento dell’escursione. In genere tutte le scuole diving che organizzano uscite di snorkelling vi offrono l’attrezzatura inclusa. Così come nelle varie escursioni di mare non è richiesto supplemento per utilizzare la loro attrezzatura.
La maschera
Abbiamo spiegato che lo snorkelling consiste principalmente nell’ammirare la flora e la fauna sottomarina. Vien da se che la qualità e le caratteristiche della maschera sono senza dubbio importanti: è bene, infatti, che abbia una superficie trasparente il più ampia possibile. Oltre alla superficie è bene tenere in considerazione la cinghia che si presenta in materiali diversi. Ad esempio ci sono quelle in tessuto più comode per chi ha capelli lunghi, oppure quelle in silicone che sono più efficienti in termini di tenuta che con una presa maggiore sostengono al meglio la maschera. Le guarnizioni poi si presentano in diverse versioni: opache, scure, trasparenti. Ognuna offre un effetto visivo diverso e ad esempio quelle scure e opache fanno filtrare meno luce facendo in modo che vi concentriate sulla vista frontale, di contro quelle trasparenti permettono l’ingresso della luce da tutti i lati e offrono una visibilità più ampia.
Occhio alla condensa della maschera, nemico numero uno che oscura la visuale e non vi permette di vedere le bellezze sottomarine. Le maschere moderne hanno dei sistemi che evitano il formarsi di condensa, cosi come maschere di qualità superiore eliminano il problema utilizzando materiali appostiti. In ogni caso per ovviare al problema è bene tenere la maschera sempre pulita. Bastano pochi accorgimenti prima e dopo l’utilizzo per evitare che polvere e sporcizia si accumulano aumentando la possibilità di condensazione.
Importante poi che la maschera si adatti bene al vostro viso. Provatela sempre prima per scegliere quella giusta. Un piccolo trucco per capire se la taglia è giusta, consiste nell’indossare la maschera senza cinghia attorno alla testa, ispirate e trattenete il respiro per qualche secondo, se la maschera non cade e regge, allora è quella giusta.
Il boccaglio e il tubo
Come dicevamo lo “snorkel” da cui deriva il nome di questa pratica è proprio il boccaglio, dall’inglese.
È bene sceglierne sempre uno morbido che si adatti al meglio senza risultare troppo scomodo.
È quindi l’elemento fondamentale insieme al tubo che permette la respirazione con la faccia in acqua. Ovviamente essendo un processo poco naturale presenta delle difficoltà.
In commercio si trovano una moltitudine di tubi e per favorire e agevolare una respirazione più fluida è importante scegliere la misura del tubo corretta. In genere gli adulti dovranno optare per una misura più grande rispetto ai ragazzi/bambini, infatti più è grande il volume d’aria più il tubo deve essere grande.
Si trovano tubi in commercio che dispongono di sistemi avanzati per limitare ed espellere l’acqua che potrebbe infiltrarsi da schizzi o onde. Va da se che una buona manutenzione di queste attrezzature è fondamentale per igiene e pulizia degli stessi evitando residui di sabbia o polvere.
Le pinne
Le pinne non sono un elemento fondamentale per la pratica delle snorkelling che può essere praticato anche senza. Ovviamente, utilizzarle, vi permette di fare meno fatica negli spostamenti a nuoto ed essere più veloci. Più le pinne sono grandi più la spinta e lo sforzo risultano maggiori. Per fare snorkelling sono sufficienti delle pinne corte e non troppo rigide. Inoltre a seconda della zona che visiterete potranno essere necessarie delle scarpette per evitare di tagliarsi con i coralli. In valigia sappiamo bene che occupano molto spazio quindi vi consigliamo di richiederle in prestito durante le vostre escursioni in mare.
Come fare snorkeling correttamente?
Una volta che si dispone di tutta l’attrezzatura non resta che tuffarsi e provare!
Innanzitutto va sistemata per bene la maschera regolando la cinghia al punto giusto per evitare che entri acqua. Poi una volta entrati in acqua mordete il boccaglio facendo delle prove di respirazione.
Ora non resta che immergere al testa: in questa fase è normale trovare qualche difficoltà nella respirazione in quanto risulta essere un pò innaturale. Importante è non farsi prendere dal panico. Mentre fate snorkelling potete tirare su la testa in qualsiasi momento e respirare normalmente senza problemi. Sicuramente con un pò di pratica ci farete l’abitudine. Impostate una respirazione costante, lenta e cadenzata evitando di ispirare troppa aria.
Potrebbe capitare, mentre nuotando e ammirando i fondali, che entri dell’acqua nel tubo e che arrivi direttamente in bocca. Prima cosa non spaventatevi e non vi agitate. È una situazione normalissima causata da spruzzi o onde oppure dall’aver immerso troppo la testa in acqua. Per risolvere il problema assicuratevi che il tubo sia fuori dall’acqua e soffiate forte in modo che l’acqua presente venga spinta fuori e il tubo torni libero. Se ci dovesse essere troppa acqua che non vi permette la riuscita di questa operazione riemergete, togliete il boccaglio, respirate normalmente e svuotate manualmente il tubo.
Se volete provare ad andare in profondità è consigliato togliersi il boccaglio, trattenere il respiro e immergersi.
Nuotare con le pinne
Al fine di rendere agevole i movimenti meglio tenere le braccia ferme lungo i fianchi e le gambe vicine tra loro e dritte. Cosi facendo la nuotata risulta essere più fluida e rapida. Con i piedi rivolti verso il basso sotto la superficie dell’acqua bisogna cercare di muovere le gambe in modo alternato prestando attenzione a far partire il movimento direttamente dal bacino.
Muovete tutta la gamba in lunghezza e non utilizzate solo la parte dal ginocchio in giù. Potete quindi rilassarvi, non fate movimenti troppo ampi ed effettuate una nuotata lenta senza creare schizzi per infastidire i pesci e gli altri nuotatori. Non è una gara di nuoto..quindi prendetevi tutto il tempo per godervi lo spettacolo che vi trovate di fronte.
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10 Consigli per fare snorkeling a Zanzibar:
Per praticare al meglio lo snorkeling a Zanzibar vi forniamo alcuni consigli utili.
- Affidarsi sempre ad una scuola diving dove poter chiedere informazioni dettagliate sulle uscite. Vi porteranno nei siti migliori, vi spiegheranno quali tipi di pesci e di coralli popolano una determinata zona e vi informeranno su eventuali pericoli presenti. Noi consigliamo TGI Diving a Nungwi.
- Utilizzare un mutino leggero per proteggersi dal sole e dalla frescura dell’acqua che in certi periodi dell’anno e con il vento a qualcuno può risultare fastidiosa.
- Fare snorkelling è un attività impegnativa. Visto che solitamente le nuotate durano diverso tempo idratatevi correttamente e fate pause quando necessario.
- Proteggetevi sempre dal sole. Lo snorkelling si effettua in giornate soleggiate e anche in orari in cui i raggi sono più forti. Usate protezioni solari e indumenti adatti a evitare scottature sia in barca che in acqua.
- Una volta immersi ci si perde nelle meraviglie dei fondali, ogni tanto tirate su la testa e controllate la vostra posizione.
- Utilizzare maschere, pinne e boccaglio efficienti per potersi godere appieno l’uscita
- Non toccare i pesci
- Non toccare ne strappare via i coralli laddove si riesca ad avvicinarsi causando gravissime intrusioni nell’ecosistema.
- Non portare via conchiglie o altro. Tutto ciò che fa parte della vita marina deve rimanere al suo posto.
- Fatevi accompagnare in mare, cosi da esplorare le zone migliori.
Conclusione
Vi abbiamo dato tutti i nostri consigli sullo snorkeling a Zanzibar. Ora non resta che tuffarvi e godervi il silenzio e i colori dei fondali marini dell’isola. Se volete raccontare la vostra esperienza o chiedere consigli fatelo attraverso lo spazio commenti che trovate qui sotto! Risponderemo con piacere.