Questo è un argomento che tocca il cuore, vi avvisiamo!
Spiegare cos’è il Mal d’Africa non è raccontare un argomento qualunque, ma è guardarsi dentro nel profondo!
Vogliamo partire da una frase che racchiude in sè il senso del Mal d’Africa:
“Una sola cosa allora volevo: tornare in Africa.
Non l’avevo ancora lasciata, ma ogni volta che mi svegliavo, di notte, tendevo l’orecchio, pervaso di nostalgia.”
(Ernest Hemingway)
Zanzibar è solo un piccolo punto di un continente vasto e immenso, ma secondo noi rappresenta bene, nella sua natura più intima, ciò che l’Africa sta a significare per l’umanità intera, culla, da sempre, della nostra esistenza su questo pianeta. Ci permettiamo, quindi, di lasciar correre il pensiero, in questo articolo che racconta di Zanzibar, dell’Africa e dell’effetto che genera su tutti coloro che hanno la fortuna di vivere un’esperienza concreta in questo magico continente.
Il Mal d’Africa esiste davvero.
Il mal d’Africa esiste davvero. Noi non lo consideriamo affatto un luogo comune, un semplice detto, ma la concentrazione in un’ unica frase di tutto ciò che l’Africa scatena nella fantasia e nei ricordi.
L’intenso azzurro del cielo, la particolare gradazione del verde, il riverbero del sole, i colori forti e penetranti delle vesti, la natura più vera, i sorrisi della gente, la sensazione di leggerezza che si prova… Queste sono sensazioni vive e pulsanti che si fissano nella mente per sempre.
La suprema forza dei magnifici colori e profumi africani generano nei nostri pensieri un senso di pace e beatitudine inconscio che lascia un segno indelebile.
“Mal d’Africa è imparare a perdere tempo scrutando una lucertola dalla testa arancione fare le flessioni.
Mal d’Africa è disegnare con gli occhi il contorno di un baobab che si staglia sullo sfondo del cielo basso e turchese. Mal d’Africa è osservare un meccanico che non sa da dove cominciare a riparare il motore della vostra auto.
Mal d’Africa è emozionarsi davanti a un tramonto breve sapendo che il giorno dopo, comunque andrà, ce ne sarà uno apparentemente identico ma dalle sfumature inedite.”
(Freddie Del Curatolo)
Ma vediamo ora cos’è in termini più tecnici il Mal d’Africa.
Cos’è il Mal d’Africa?
Nel linguaggio comune, il Mal d’Africa si riferisce alla sensazione di nostalgia di chi ha visitato l’Africa e desidera tornarci (così ad esempio come “saudade” è la nostalgia del Brasile). Non è però una malattia ma un’ esigenza, un bisogno interiore che la nostra mente riporta in luce quando i ricordi affiorano.
La possiamo definire una sindrome non riconducibile a nessun altro posto al mondo. In tanti, tra cui anche illustri personaggi come Carl G. Jung (padre fondatore della psicanalisi), hanno avuto, una volta sbarcati in Africa, una sensazione di “deja vu”. Effetto comune che ci riporta alle nostre origini più remote. Proprio da questa terra oltre 2 milioni di anni fa pare sia partita la colonizzazione del mondo da parte di quegli esseri viventi che potremmo definire “gli umani”. Precisamente si parla di un punto: la Rift Valley a cavallo tra Tanzania ed Etiopia come culla della nostra civiltà.
Allora non può essere strano sentirsi a casa in questi territori pur essendo nati e cresciuti in paesi occidentali. Jung stesso riferì, viaggiando in treno verso Nairobi, che ebbe la sensazione di aver già vissuto quel momento e di aver sempre conosciuto quel mondo come se stesse tornando nella terra della sua giovinezza.
“Il respiro del panorama era immenso. Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema…Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore. Ci si svegliava la mattina, sugli altipiani, e si pensava: “Eccomi qui, è questo il mio posto”.
(Karen Blixen)
Uno dei video più belli sull’Africa!
Abbiamo scelto di pubblicare questo video che è girato in Kenia ma vede tantissime similitudini con il mondo zanzibarino. Vi farà certamente emozionare e capirete bene cosa racchiude in sè l’Africa. Non potremo sentire i profumi della terra africana ma è reso magnificamente l’effetto attraverso immagini e suoni.
Buona visione!
Quindi il Mal d’Africa come si spiega?
Forse questa sensazione ha un aspetto prevalentemente antropologico. Da queste terre ci siamo evoluti da semplici primati a ominidi, come se nel nostro DNA fosse rimasto un un collegamento all’Africa che risveglia in noi ricordi ancestrali.
Quando si manifesta il Mal d’Africa?
Il mal d’Africa si manifesta come una specie di disagio psico-emotivo al rientro nelle nostre città, case, abitudini, dopo un viaggio in terra africana. Ci portiamo dietro la natura, i paesaggi, i gesti, i suoni e i colori della gente e dei luoghi, ed esplode la sensazione di essere inadeguati alla quotidianità della vita occidentale: le lotte quotidiane in ufficio, il tempo perso nel traffico, il restare rinchiusi nelle 4 mura dei nostri appartamenti, il non fermarsi mai. Tutte circostanze che ci allontanano dall’essenza della natura umana.
“L’Africa è uno stato mentale, io lavoro in Europa, ma sogno in Africa.”
(Samuel Eto’o)“L’Africa incarna i nostri bisogni insoddisfatti, il nostro bisogno di avere la terra sotto le scarpe al posto dell’asfalto.”
(Marco Aime)
Il senso di umanità dell’Africa
In Africa si percepisce la sostanza della nostra stessa vita, crudele e gioiosa allo stesso tempo. Poter vivere da vicino il relazionarsi con le popolazioni locali, le loro abitudini e consuetudini ci riporta ad un concetto alla base della civiltà umana. Abbiamo tutti bisogno di supporto, sostegno, umanità senza dover per forza di cose rincorrere un obiettivo economico o di stutus che le organizzazioni occidentali ci impongono. La vita ha caratteristiche semplici che ci lega alla terra delle nostre origini. In Africa, pur tra mille e più contraddizioni, è vivo lo spirito di comunità delle genti.
Il contatto con la natura
Insieme all’aspetto sociale, l’immensità della natura, che purtroppo stiamo annientando troppo velocemente, ci fa sentire piccoli e insignificanti al cospetto di tanta bellezza. Non conta più il nostro conto in banca, l’auto nuova, il prossimo appuntamento. L’invadente sensazione di benessere che suscita l’essere un tutt’uno con la madre terra è un qualcosa di inspiegabilmente profondo e bellissimo.
Di fronte all’alba di un nuovo giorno o ad un tramonto sul mare, nei pressi del Kilimanjaro o in una lingua di sabbia possiamo riscoprire un eccesso di emozioni che ci fanno sentire a casa.
“L’Africa è un pensiero, un’emozione, quasi una preghiera: lo sono i suoi silenzi infiniti; i suoi tramonti; quel suo cielo che sembra molto più vicino del nostro, perché si vede di più, perché le sue stelle e la sua luna sono più limpide, nitide, pulite: brillano di più.”
(Claudia Cardinale)
Il Mal d’Africa, una “malattia” del cuore.
Ogni momento vissuto in Africa è un piccolo pezzettino di vita che non scompare mai ma che rimane per sempre in un angolo nascosto della mente. L’Africa è questa: è vita nella sua sostanza più vera, piena di sorrisi, gesti, sguardi, dolore e gioia che scorrono nei paesaggi di una terra sconfinata. Terra colma di storia e di violenze, di scoperte e di abusi. L’Africa è un insieme di contraddizioni che la rendono unica, è un mistero non ancora decifrato, chissà mai se decifrabile. È allo stesso tempo amante e sposa perfetta di una vita piena di incontri e ricordi indimenticabili.
Siamo sicuri che chi ha la fortuna di vivere l’Africa da vicino almeno una volta, ci tornerà ancora. Diventa un bisogno quasi fisico rivivere quegli attimi e poter godere ancora degli uomini e dei paesaggi che la vivono e la circondano, avvolgendo anche te che sembri solo di passaggio.
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Il più bel libro su Zanzibar
L’abbiamo letto tutto d’un fiato. Ti fa rivivere ogni angolo dell’isola, ogni odore, ogni colore. Racconta la parte bella di Zanzibar e le difficoltà di che sceglie di provare a viverci stabilmente. E’ una storia vera e le ambientazioni sono assolutamente reali. Lo abbiamo adorato. Scritto molto bene e fluido. Ovviamente consigliamo il formato cartaceo perchè è il classico libro che va toccato, gustato e conservato come un piccolo souvenir zanzibarino.
Il libro sull’Africa che ha avuto un grande successo
E’ possibile l’amore tra due persone così distanti culturalmente? Anche questo è uno di quei libri che incolla alle pagine. E’ ambientato in Kenia, in quei territori abitati dalle popolazioni masai. Una storia d’amore tra una turista europea e un masai. Una storia vera che parla di amore, amicizia, dolore, difficoltà, usanze, accettazione. Ogni pagina sembra di viverla davvero. Si viaggia con la protagonista e si vive con lei ogni avventura dentro e fuori il villaggio. Commovente, emozionante e un pò crudo. Anche questa è una lettura da fare e conservare. Ne han fatto anche un film, ma noi abbiamo preferito decisamente il libro.
I libri sul mal d’Africa
Vi segnaliamo altre letture che potreste trovare emozionanti e ricche di sensazioni africane.
Conclusione
Abbiamo raccontato cos’è il Mal d’Africa. Sicuramente molti di voi leggendo sentiranno di rivivere le stesse sensazioni. Ora vogliamo leggere quello che è per te il Mal d’Africa! Scrivici la tua esperienza nei commenti o raccontaci il tuo viaggio nella sezione Diario di Viaggio e tutti potranno leggere anche le tue sensazioni :)